Cancro del colon e del retto

Cancro del colon e del retto

In Europa, il cancro del colon-retto è il secondo tumore maligno più comune ed è curabile se la diagnosi viene posta più precocemente possibile.

QUALI SONO I SOGGETTI A RISCHIO?
Il cancro del tratto colo-rettale può insorgere a qualsiasi età ma, nel 90 % dei casi, colpisce soggetti al di sopra dei 40 anni: il rischio raddoppia ogni decade successiva. I fattori di rischio sono rappresentati dalla familiarità per cancro (altri casi di cancro colo-rettale nella stessa famiglia) o per poliposi, dalla retto colite ulcerosa e dalla presenza di polipi o cancri in altri organi soprattutto mammella e utero.

COME INIZIA?

E’ ormai risaputo che molti tipi di cancro del colon e del retto originano da polipi benigni per cui la loro precoce asportazione rappresenta un efficace strumento di prevenzione.

QUALI SONO I SINTOMI?
I sintomi più comuni sono il sanguinamento dall’ano e i cambiamenti delle normali abitudini intestinali come la comparsa di stipsi alternata a diarrea (alvo alterno). Questi sintomi sono anche comuni a patologie benigne. I dolori addominali e la perdita di peso sono sintomi tardivi ed indicano una possibile estensione della malattia. Sfortunatamente molti polipi benigni o cancri in stadi precoci non danno alcun sintomo: pertanto si raccomanda, a scopo di prevenzione, l’esecuzione di una colonscopia appena raggiunti i 50 anni d’età.

QUALI SONO LE INDAGINI STRUMENTALI CHE CONSENTONO DI FARE LA DIAGNOSI?
Già mediante l’esplorazione rettale lo specialista colonproctologo può accorgersi di una neoplasia del tratto anorettale. Tuttavia, l’esame principale resta la colonscopia che può essere tradizionale o virtuale. La colonscopia tradizionale consente anche di asportare piccoli polipi e di eseguire le biopsie utili alla diagnosi istologica della neoplasia. Anche il Clisma-TAC del colon può essere un valido metodo diagnostico ed oggi è largamente impiegato.

COME SI CURA IL CANCRO DEL COLON-RETTO?
E’ sempre necessario l’intervento chirurgico. La radioterapia e la chemioterapia, vengono spesso eseguite prima di un intervento chirurgico per cancro del retto al fine di ridurne la massa e di limitarne l’estensione. La chemioterapia viene spesso eseguita dopo l’intervento chirurgico allo scopo di distruggere le cellule tumorali presenti nell’organismo. Se il cancro del colon-retto viene diagnosticato precocemente, la percentuale di sopravvivenza dopo intervento chirurgico è tra l’80 ed il 90% mentre se la diagnosi è tardiva la percentuale di sopravvivenza scende sotto il 50%. Grazie alle nuove tecniche chirurgiche solo il 5% dei pazienti affetti da cancro del colon-retto necessita di una colostomia.

IL CANCRO DEL COLON-RETTO PUÒ ESSERE PREVENUTO?
Si, può essere prevenuto. Il più immediato mezzo di prevenzione consiste nel test della ricerca di sangue occulto nelle feci. Ogni paziente con test positivo sarà sottoposto a colonscopia. Molti medici consigliano direttamente l’esecuzione della colonscopia (tradizionale o virtuale): tale condotta è ampiamente condivisa. Mediante la colonscopia possiamo eseguire biopsie e rimuovere direttamente i polipi se le loro dimensioni lo consentono. Anche se non completamente provato, la dieta assume un ruolo importante nella prevenzione del cancro colo-rettale. Un abbondante apporto di fibre e la riduzione dell’assunzione di grassi e cibi affumicati rappresentano misure dietetiche importanti nella prevenzione. Inoltre, ogni qual volta si presentino cambi repentini nelle abitudini intestinali con periodi di intensa stipsi alternati a periodi di diarrea (associati o meno a perdite di sangue o muco con le feci), è imperativo consultare il medico affinché richieda ulteriori accertamenti diagnostici.

LE EMORROIDI POSSONO TRASFORMARSI IN CANCRO?
No, ma le emorroidi possono produrre sintomi simili ai polipi o al cancro. In ogni caso ogni qual volta vi sia un sanguinamento anale, bisogna consultare il medico, meglio se specialista in colonproctologia.

LA GENETICA HA UN RUOLO IMPORTANTE NELLA FORMAZIONE DI UN CANCRO DEL COLON-RETTO?
I geni sono informazioni biochimiche contenute nel DNA che ciascuno di noi eredita dai propri genitori. I geni determinano le nostre caratteristiche fisiche ma ci predispongono verso certe malattie. Probabilmente tutti i cancri, specialmente il cancro del colon-retto (CRC), hanno dei fattori genetici ereditari che potenzialmente aumentano il rischio individuale di svilupparli. In altre parole le alterazioni genetiche sono considerate i motivi per cui in alcune famiglie il cancro colpisce con maggior frequenza ed intensità. Per queste ragioni è importante comunicare allo specialista una precisa anamnesi familiare. Personalmente considero molto importante il fattore genetico ma ritengo altrettanto importanti i comuni fattori ambientali e le abitudini alimentari incidenti nella stessa famiglia.

ESISTONO VARI TIPI DI CANCRO DEL COLON-RETTO?
Dal punto di vista genetico, esistono tre classificazioni del CRC: sporadico, familiare ed ereditario. Il cancro sporadico (frequenza 50-60%) generalmente colpisce pazienti di età superiore a 60 anni senza una anamnesi familiare positiva per cancro del colon-retto. Si parla di cancro familiare quando nella stessa famiglia almeno un componente è stato o è affetto da CRC specialmente se di età inferiore ai 50 anni. Se il cancro sopraggiunge in un familiare di primo grado, il rischio dei membri della famiglia raddoppia. Il cancro ereditario è associato a specifiche alterazioni genetiche: si tratta di vere e proprie sindromi tra cui ricordiamo la HNPCC (Hereditary Non-Polyposis Colon Cancer o Sindrome di Lynch), la FAP (Familal Adenomatous Polyposis), la AFAP (Attenuated Familial Adenomatous Polyposis), la APCI 1307K, la Poliposi Familiare o Sindrome di Peutz-Jehger, la MAP (MYH Associated Polyposis), la Poliposi Giovanile e la Poliposi Ereditaria.